DAL GIORNALE DI VICENZA
Più... punti di sutura più punti in classifica di Marta Benedetti
L'obiettivo è…non fermarsi più. L'Altair sogna, spera e intanto vince. Contro il Grifone 98, domenica, è arrivata la quarta vittoria consecutiva (rete di Zanella al 36' del primo tempo). E adesso la squadra allenata da Maccà vede la vetta. Assieme a Grifoni e S. Lazzaro, con 16 punti, occupa la terza posizione in classifica. Il tecnico “benedice” i suoi ragazzi e questo buon momento, che non è affatto il frutto, come si potrebbe pensare, di uno stato di forma ottimale, o di una rosa al completo. Anzi. L'Altair sta facendo i conti con la sfortuna ed un'infermeria affollata: sono ben otto i giocatori infortunati. Il motivo? Contrasti di gioco non troppo ortodossi. Si tratta poi di infortuni abbastanza gravi, che costringeranno alcuni giocatori a rimanere lontani dal campo per parecchio tempo. A cominciare dal guardiano della porta Nicola Corazza, che ne avrà ancora per tre settimane, a causa di una frattura alla mano. Nel frattempo, Manuel Marin (classe 1989), il secondo portiere, è una vera e propria saracinesca e tra i pali è una sicurezza: non prende gol da 180'. Pesa molto l'assenza del mediano nonchè capitano Stefano Pavan, alle prese con uno stiramento del collaterale di un ginocchio. È un giocatore che dà molta qualità alla squadra e un punto di riferimento importante in mezzo al campo. Sono out anche Nicola Cervio, Alessio Longa e Stefano Mosele; questi ultimi due hanno rimediato una distorsione alla caviglia. «È difficile dover fare a meno di otto giocatori e, in pratica, dover ricostruire la squadra. Nelle ultime partite ho impiegato degli juniores, che hanno assolto perfettamente il loro compito. Andiamo avanti così, sperando di riavere presto qualche titolare».Curioso però che una squadra infili quattro successi uno dopo l'altro pur dovendo rinunciare a otto titolari. Sono forse più bravi i sostituti? Il segreto è uno soltanto, ed è molto semplice. La mentalità. Nei momenti di difficoltà, ci si rimbocca le maniche e si corre il doppio. Magari sul campo si è meno belli, dovendo rinunciare ad un po' di qualità, ma più determinati. Come contro il Grifone 98, maglia nera della classifica: l'Altair ha faticato non poco. «Il match è stato molto combattuto e abbiamo sofferto più del dovuto. A 20' dalla fine, i nostri avversari hanno fallito un rigore. Siamo stati graziati. Noi abbiamo sbagliato parecchi gol e avremmo dovuto chiudere prima la partita». Domenica c'è l'Azzurra Agno, una formazione che Maccà teme particolarmente perché «è tosta e coriacea»; naturalmente caricata dal successo ottenuto sul Bertesina. A Valdagno, l'Altair vuole altri tre punti per puntare con maggiore convinzione ai playoff, un traguardo che pare essere assolutamente nelle corde della società di via Giuriato, anche perché - spiega un fiducioso Maccà - «il girone è molto equilibrato, la classifica è corta e ogni domenica può essere ribaltata». È atteso lo scontro della 10a giornata tra le capoliste S. Bortolo e S. Vitale perché un pareggio favorirebbe le inseguitrici; anche l'Altair, dunque.
piccola precisazione.
RispondiEliminanell'articolo non sono citati due giocatori importantissimi per la nostra squadra che sono a tutti gli effetti due bandiere e due esempi!
Il primo è Carlo Serafin,capitano nonchè autentico monumento dell'altair che non manca un'allenamento anzi lo fa doppio visto che comincia venti minuti prima degli altri!
il secondo è Davide Mazzon,padre di famiglia che lavora in allenamento,non si lamenta e che ci delizia ogni domenica portando al campo anche la piccola Giorgia!
Penso, che essendo contingentato lo spazio riservato all'articolo, la giornalista sia costretta a fare delle scelte, e che quindi abbia inserito solo alcuni esempi di infortuni. Posso assicurarvi che non c'è stata alcuna dimenticanza.
RispondiEliminaLa precisazione di Stefano è comunque doverosa nei confronti di due " veri esempi" di dedizione e applicazione. Ciao a tutti.
Grande mister!
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