domenica 21 agosto 2011

Inizio della preparazione

Lunedi l’Altair inizia la preparazione.


Io non sarò presente.

Per una mia scelta.

E’ una scelta che mi pesa molto ma che penso possa servire anche per dare una sferzata all’ambiente.

Al di là di tutti i ragionamenti fatti sugli impegni personali e politici, rimane la considerazione che non sono capace di accettare che questa società che ha una storia e una tradizione, che ha un settore giovanile importante, possa ancora indugiare in questa categoria.

Non riesco ad accettare che giovani validissimi, che per loro scelta hanno deciso di rimanere a giocare con gli amici quando potevano andare a provare esperienze di Promozione o di Prima Categoria, non possano trovare uno sbocco in un campionato più tecnico.

E’ vero che la terza categoria è molto migliorata rispetto ad una volta: che le squadre sono attrezzate, gli allenatori preparati e il livello del gioco è apprezzabile, ma questa è pur sempre l’ultima categoria del calcio dilettantistico e ci sarà pure un motivo se è così.

Ma questo è uno stato d’animo mio: se non ci si accetta una situazione e non la si po’ cambiare ci si fa da parte: e così ho fatto.



Sono assolutamente convinto che quest’anno la società abbia fatto le cose per bene: ci sono dei recuperi importanti, dei giovani interessanti che crescono, sono arrivati dei giocatori che possono dare un qualcosa in più. In panchina c’è Nicola Maccà che per me è uno dei migliori allenatori in circolazione.

Le prime cinque squadre dello scorso campionato non ci sono più: Gambellara e Real San Zeno sono state promosse, Montebello e Gazzo ripescate, il Pilastro non si è iscritto. Le formazioni retrocesse che potevano finire nel girone dell’Altair (Berton e Grancona) sono state a loro volta ripescate.

Qualche sorpresa può arrivare egualmente e bisognerà vedere come saranno formati i gironi.

Ma l’Altair quest’anno DEVE giocare per vincere. Senza se e senza ma.

E se lo affermo con questa perentorietà è perché ne ho il diritto per quello che ho dato e fatto per questa società.



Mi aspetto una grande prova da questo gruppo. Oltre alle motivazioni di una squadra che rappresenta un quartiere e che è l’erede di una tradizione e di una storia bellissima, i ragazzi hanno anche la possibilità di dimostrare che qualcuno si è sbagliato su di loro.

Che in realtà le migliori energie sono ancora da spendere.

Che il desiderio di non cedere alla mediocrità è forte.

Che scriveranno anche loro una pagina di una storia che dura da quasi cinquant’anni.


Federico Formisano















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