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martedì 13 ottobre 2009

Un altro caso SCHIO???

Ricevo e pubblico questo accorato sfogo di un giocatore.
Per mia scelta tolgo dal pezzo tutti i riferimenti a persone e fatti che possono permettere di ricostruire i particolari della vicenda. Sono certo che molti intuiranno di che situazione si sta parlando..

Salve Sig.Formisano
sono un ex giocatore della XXX. Le scrivo in quanto ho letto le vicessitudini dei giocatori dello Schio che hanno disertato la settimana scorsa la partita di campionato per motivi societari e ho deciso di raccontare a lei e al suo blog quello che è successo a noi a fine dello scorso campionato. Sia chiaro che malgrado la rabbia che ancora provo per come sono e siamo stati trattati, cercherò di elencare semplicemente i fatti accaduti l’anno scorso. Ovviamente tutto ciò che ora decido di raccontarle potrebbe essere smentito o giustificato da parte di chi avrebbe dovuto assolvere ai suoi compiti e non lo ha fatto. Comunque ciò che scriverò lo so io e i miei 20 compagni che giocavano fino al 30 giugno per la mia ex società.

Tutto inizia nel Luglio del 2008 con la presentazione della prima squadra per l’annata calcistica imminente.

Vengono firmati i rimborsi e ci si accorda tra dirigenti e giocatori sulla modalità di divisione delle rate annue.

Specifico che il gruppo era composto da diversi giocatori che si facevano per ogni allenamento diversi km, addirittura 70 in qualche caso.

Si arriva sotto Natale e la prima rata arriva a tutti i giocatori con rimborso firmato in proporzioni più o meno giuste rispetto al totale. La maggior parte di noi aveva accordato un pagamento in tre rate come almeno è sempre accaduto sotto la precedente Presidenza. Prima rata a Natale seconda a Pasqua e terza a fine campionato. Ad onor di cronaca devo dire che negli ultimi anni almeno per quanto mi riguarda, i soldi sono sempre arrivati abbastanza puntuali.

Sul finire del periodo pasquale chiedo informazioni al nostro vice-presidente, per quanto ne so una delle persone che si è sempre occupata di pagare i giocatori della prima squadra. Il vicepresidente non risponde ai miei messaggi nei quali chiedevo in veste da capitano, come dovevo regolarmi con i ragazzi che mi chiedevano quando sarebbero arrivati i rimborsi. Non sapendo nulla decido allora di chiedere informazioni al segretario della società ed unico che poteva spiegarmi qualcosa. Mi risponde che non sa niente e di domandare al vicepresidente che però non risponde.

E’ chiaro a questo punto che c'è qualche problema e che bisognerà pazientare. Intanto Maggio passa e la prima squadra retrocede dopo un campionato sofferto. La settimana dopo l’ultima partita di playout la società decide di fare una cena di fine stagione. Quella sera erano presenti tutti i dirigenti. Il vicepresidente promette davanti a tutta la squadra di pagare tutti i rimborsi nei mesi successivi spiegando che c’erano da risolvere un po’ di problemi ma che prima o dopo saremmo stati pagati. A questo punto malgrado il fatto che per due mesi nessuno aveva detto nulla e che si era dovuta aspettare la fine della stagione, si prende atto dei fatti e ci si saluta aspettando una chiamata futura da parte della dirigenza. Nel frattempo con l’avanzare dei giorni, nuove persone prendono in mano le redini della società cambiandone denominazione e lascando aperto il vecchio conto sul quale avrebbero dovuto essere versati i rimborsi per la stagione appena conclusa da parte della vecchia dirigenza.

Ad Agosto finalmente l'ex vicepresidente dichiara di aver depositato sul vecchio conto una cifra che garantirebbe i rimborsi; testimone di questo fatto è un mio compagno che incontra il vice presidente in centro a Vicenza e con il quale parla dei rimborsi.

A questo punto era lecito aspettarsi una chiamata da parte di chi era rimasto che avrebbe dovuto consegnarci gli assegni a breve, l'ex segretario nella fattispecie. Purtroppo come spesso accade, costui se ne va in ferie senza dire nulla e non si rende nemmeno reperibile al telefono.
Per finire le dico Sig.Formisano che la situazione si è conclusa dopo qualche settimana nel peggiore dei modi ossia che quei soldi prima c’erano poi sono spariti per adempiere a vecchi debiti della ex società...

Le faccio una considerazione finale..ho telefonato all'ex vice presidente, qualche giorno dopo aver appreso dalla nuova società che i soldi depositati erano stati utilizzati dalla vecchia dirigenza per chiudere vecchi debiti, per avere spiegazioni in quanto lui aveva dato la sua parola davanti a più di 30 persone che tutto prima o dopo lo avrebbe risolto nei nostri confronti. Ed invece ciò che mi ha detto per telefono, è che la colpa è sempre di qualcun altro, che lui ha adempiuto al suo dovere e che ormai si era tirato fuori dal nuovo ciclo.

Bene, le dico solo quest’ultima cosa poi veda lei se vorrà inserire questo mio “piccolo” pezzo.

Ho giocato per dieci stagioni alla XXX e in passato quando ero bambino ho giocato nel..le posso dire che negli ultimi anni anche in qualità di allenatore, ho visto un settore giovanile sgretolarsi..squadre mal gestite e mal fornite..abbigliamento carente o inesistente, vedi giovanissimi l’anno scorso e non solo perché gliene potrei dire a iosa. Disorganizzazione in tutto o quasi. Si voleva assomigliare alle società che oggi vanno per la maggiore, ma non ci si rendeva conto che bisognava avere i dirigenti giusti ma soprattutto presenti per poter attuare un progetto.

Ho giocato, ho allenato in questa società..sono andato via per trovare nuovi stimoli e nuovi interessi..i soldi fanno comodo certo, ma mi piace pensare che a XX anni voglio giocare a calcio e divertirmi in un ambiente giusto che mi permetta di amare ciò che amo fare ossia giocare a pallone in allegria..sono molto rammaricato per come hanno distrutto certe persone la MIA società..a lei lascio il giudizio su questa faccenda.
Grazie.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

amico mio...conosco i fatti e la societa' coinvolta. Quando si vuole fare il passo piu' lungo, quando si vuole far vedere a tutti che in citta' ci puo' stare una prima categoria, senza avere mezzi, risorse economiche, risorse umane, tutto cade, tutto si sfascia. E ancor piu' grave, ancor piu' malsana la gestione quando viene fatto a discapito del settore giovanile.

Apprezzo gli sforzi della nuova societa', formata da brave persone.
Ci vorranno anni per ridiventare quello che eravate.

Quando dei dirigenti pensano di vivere con lo stipendio di una societa' dilletantistica, quando pensano di arrivare a fine mese con le quote di qualche ragazzino, questo e' grave.

Anonimo ha detto...

credo che il comportamento di questa società (ben nota) si commenti da solo... il cambio nome, il cambio dirigenti non cancella certo la responsabilità di mantenere la parola data.

Ale ha detto...

Ennesima dimostrazione che prima dei soldi c'è bisogno di persone vere!

cicciopil8 ha detto...

Caro Federico, ho letto con amarezza di cose già sentite, e mi chiedo se noi a S. Pio X siamo così tanto diversi dagli altri, per mandare avanti la baracca, facendo i salti mortali per chiudere in pai ogni anno il bilancio. Sono all'Altair dal 1978, e gli unici rimborsi li ho percepiti nei 2 anni a Maddalene, dove tra l'altro fummo promossi. Della serie: "poareti ma testa alta"

Anonimo ha detto...

Ma se i dirigenti nn hanno nulla a che fare con la precedente gestione che colpa hanno? Piuttosto che vadano a battere cassa a casa dei responsabili.

Federico Formisano ha detto...

Qualcuno mi scrive dicendo che ha individuato la società oggetto delle lamentazioni. Probabilmente siamo in tanti ad avere capito, ma per rispetto delle persone che stanno cercando di ricostruire un ambiente credo non sia giusto svelare pubblicamente tali dati.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma sono fuori dal solito coro dei " giocatori che si credono dei simil professionisti " e perciò DEVONO ricevere soldi per GIOCARE/ALLENARE. Sento discorsi di gente che tiene i piedi su tante scarpe a giugno e luglio per poi sciegliere quella più calda e comoda e poi fare l'amara scoperta che ha i buchi sotto la suola, sono dell'idea che se tutti i presidenti smettessero di rincorrere CERTE CHIMERE e certi giocatori che pretendono somme=stipendi poi tutto ritornerebbe nella norma dove si deve giocare PER PASSIONE e non per la fine del mese.Credo che la congiuntura economica in corso farà si che Schio e la fantomatica società di Vicenza non siano altro che il proseguo e/o la continuazione di altre cadute rovinose con le conseguenze che ne deriveranno...... chi poi ci rimetterà saranno sempre i soliti " I PIU' PICCOLI " quelli che partono da casa già cambiati perchè devono andare a GIOCARE A CALCIO.

Anonimo ha detto...

ma Federico,vedo i lavori che procedono alla grande.Come mai nuova recinzione?non era l'occasione di provar a dare come a Montecchio un campo senza "protezioni?"..Per quel che riguarda gli altri due campi,novità?Sono passato al Gagliardotti e mi sembra tutto fermo....

Alberto

Zopp ha detto...

Non so chi tu sia anonimo, ma concordo con te.
Non hai scritto le solite parole di circostanza, ma una bella verità, una verità che pare d'altri tempi, ma che in realtà succede spesso e volentieri in molte realtà.
Speriamo le cose prendano una piega diversa e migliore in tutta italia, non solo qui...l'esempio dovrebbe partire dalla prima squadra della serie A italiana all'ultima di terza categoria.
Ciao e buon campionato a tutti

Anonimo ha detto...

Verissimo, ma purtroppo finchè nel calcio anche dilettantistico ci sarà gente che pur di vincere è disposta a pagare non possiamo farci niente. Inoltre, non possiamo accusare nessun giocatore di vendersi.. con la crisi di oggi se trovo uno che mi da un po' di soldi, onestamente, sarei fesso a non prenderli.
Le colpe sono un po' i tutti comunque.
Una volta il calcio era passione, voglia di sacrificio.. pioveva, grandinava, si giocava sempre con qualunque campo. Oggi, i ragazzi crescono pensando di essere già campioni senza conoscere la parola sacrificio.. Nn generalizzo, sia chiaro, e di tutto non si deve fare un calderone, ma questa cosa la vedo tutti i giorni in molti ragazzi..

Anonimo ha detto...

credo che il nostro amico di quella societa' parlasse ri rimborsi per spese sostenute e non stipendi....contributi promessi e poi non consegnati ...e' questo il punto.

Se ci sono stati dei giocatori che da Noventa Vic., si dovevano fare 70 km alla volta, ritengo anche doveroso contribuire alle spese di questi ragazzi.

Che poi tutti aspettino la miglior offerta lo sappiamo tutti, le bandiere, i giocatori immagine sono da anni che sono spariti...non sorprendiamoci.

Invece si deve riconoscere a questa squadra di aver giocato fino all'ultimo secondo. Onorando il campionato. Un campionato mediocre, risolto con la retrocessione.

I veri mercenari si sarebbero fermati a Pasqua (vedi Schio)

Anonimo ha detto...

ma per piacere........ in quella società vicentina non c'erano certo stipendi, ma normali (bassi) rimborsi spesa che SONO STATI PROMESSI, mica estorti, e quindi andavano dati.
poi che si debba giocare solo per passione può essere vero, ma in certe categorie non è così e si sà,i rimborsi spesa ci sono, specie se i giocatori devono fare quattro volte la settimana il percorso noventa-vicenza e ritorno....

Anonimo ha detto...

Più che una protesta è stata una piccola festa. Ieri alle 15 il quartiere Casoni si è ritrovato nel parco dove pochi giorni fa l'amministrazione ha tolto una porta del campo di calcio. Con le bandiere, gli stendardi e le maglie arancioni una quarantina di persone hanno rivendicato il loro diritto ad utilizzare liberamente il terreno di gioco, così come hanno sempre fatto. È stata una sorta di manifestazione pacifica culminata con la realizzazione di una porta, creata con del nastro da cantiere sulla rete che divide l'area dalla strada.
Un paio di calci al pallone, due giri di corsa e poi tutti a raccogliere le firme che saranno presentate in comune. «La famosa porta non è stata rimossa - ha spiegato il presidente del quartiere Dario Pesavento- ma tagliata con il flessibile. È stato un atto improvviso e non preannunciato che ha creato malumori. Forse si doveva prima organizzare un'assemblea per valutare come risolvere la questione. Credo comunque si possa arrivare ad accontentare tutti alzando la rete».
Chi è più arrabbiato è il consigliere comunale Giacomo Gobbi. «Perché - aggiunge- è stato detto che la vicenda è stata strumentalizzata da noi. Ma qui non c'è nulla di politico: sono i ragazzi che stanno protestando per rivendicare il legittimo diritto a giocare. Non si può, per una persona che si lamenta, togliere la porta».
A rincarare la dose ci si mette anche uno di loro. Alessandro B. è uno degli artefici della manifestazione. «Stanno dicendo cose non vere. Quando facciamo un danno lo ripaghiamo: abbiamo rotto un vaso, e tirato fuori di tasca nostra 80 euro a testa per ricomprarlo». In un comunicato anche la sezione locale del partito di Rifondazione comunista ha espresso dissenso rispetto alla scelta dell'amministrazione: «Non è con questi provvedimenti che si risolve il problema - scrivono Irene Rui e Guido Zentile - è inutile investire nello sport d'elite e poi togliere ai ragazzi la possibilità di giocare».

Anonimo ha detto...

Scusatemi nn voglio fare una polemica ma, per piacere non facciamo come gli struzzi che nascondono la testa sottoterra , chi parte da Noventa Vic. per venire a giocare a Vicenza nn lo fa di certo per un normale (basso) rimborso spese .. quante società rispetto a Vicenza nelle vicinanze di Noventa ci sono?
Forse nn avevano certe risorse/promesse.
Anonimo ha scritto :
" Che poi tutti aspettino la miglior offerta lo sappiamo tutti, le bandiere, i giocatori immagine sono da anni che sono spariti...non sorprendiamoci..."
Bene non sorprendiamoci se poi ci sono casi come Schio e xxxxxx
gli artefici di tutto questo siamo in parte anche noi giocatori ...
Anonimo ha scritto :
" con la crisi di oggi se trovo uno che mi da un po' di soldi, onestamente, sarei fesso a non prenderli "
Giusto ... non sei fesso oggi ma non fai niente per il domani ...

zopp ha detto...

i rimborsi...beh io un anno ho giocato a Grancona e abitavo ai ferrovieri a Vicenza.
30 Km andata e 30 Km ritorno per 2 allenamenti la settimana.
Le partite...quell'anno il campionato prendeva la fascia da Sossano a Torrebelvicino.
Tante promesse di rimborsi e alla fine della fiera ho portato a casa solo 500.000 lire.
se non era passione quella...

Anonimo ha detto...

Secondo me, libera iniziativa delle società sulla questione rimborsi. Ma qualcosa di scritto anche se fosse terza categoria, con tanto di liberatorie firmate dai giocatori a fine stagione. Se uno promette deve mantenere in ogni caso! L'importnate è la chiarezza fin dall'inizio, niente promesse campate in aria.

Anonimo ha detto...

Comunque se uno ha veramente passione e non vuole rimetterci nulla può tranquillamente giocare in una squadra vicino casa, una volta le squadre in maggior parte erano formate da chi abitava nel quartiere o nel paese di appartenenza.

Presenze in campionato

  • a) 25 Dal Pozzo
  • b) 24 Basso e Munari
  • c) 22 Todescato e Tosetto
  • d) 20 Trentin
  • e) 19 Marin e Pavan
  • g) 17 Timillero, Mazzon, Rivali, Candia e Padovan
  • i) 13 Duso e Riva
  • l) 12 Baron
  • m) 10 Oppong e Celotto
  • n) 9 Guglielmi e Sasso
  • o) 7 Cucchiara
  • p) 6 Farinaro, Righetto
  • q) 5 Morello, Capparotto
  • r) 4 Possamai
  • s) 3 Berti
  • t) 2 Yeboah e Alberti

Reti segnate

  • 19 Tosetto
  • 10 Trentin
  • 6 Pavan
  • 3 Ronga Sasso Padovan e Basso
  • 2- Rivali
  • 1- Candia, Cucchiara, Oppong e Celotto

ORGANICO 2010/2011

  • Alberti Alberto, difensore 1988.
  • Baron Jacopo, centroc. 1990, "Jacky"
  • Basso Tommaso centroc. 1988, "Tommy"
  • Bolcato Alessandro, attaccante 1979
  • Candia Carlo Alberto, centroc. 1984
  • Capparotto Alberto, portiere 1987
  • Caregnato Davide, difensore 1992
  • Celotto Mattia, attaccante 1990
  • Duso Antonio, centroc. 1979
  • Farinaro Stefano, difensore 1990
  • Guglielmi Luca difensore 1987 "Guggy"
  • Marin Manuel, portiere 1989, "ispanico"
  • Mazzon Davide difensore 1983
  • Morello Matteo, difensore 1988
  • Munari Marco centroc. 1976
  • Padovan Nicola, attaccante, 1990 "Nicky"
  • Pavan Stefano centroc. 1983 "Principe"
  • Righetto Marcello, difensore 1990
  • Riva Nicola difensore 1988 "Orso"
  • Ronga Alessio centroc. 1987 "Ale"
  • Sasso Luca attaccante 1976, "Lupo"
  • Todescato Giulio difensore 1985
  • Tosetto Federico, attaccante 1979

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