La vittoria del Gambugliano da www.venetogol.it

E’ la Prima…di lady Fabiola Arcaro e di Venanzio Albanello. E’ il binomio guida del Gambugliano, sodalizio che in tre stagioni si era posto l’obiettivo di compiere il salto di qualità e di mettere entrambi i piedi in 1^ categoria. Il traguardo è stato raggiunto con una stagione di anticipo, ma il club rosso-blù, che da sei stagioni stazionava in Seconda categoria, in un paio di volte vi era andato vicino raggiungendo i playoff. Ora invece è tutto vero. Randon e compagni nel preparare il balzo decisivo, avevano messo le basi già nella passata stagione con un convincente rullino di marcia in campionato e l’autoritaria presenza in Coppa Veneto dove i rosso-blù trovarono disco rosso nei quarti di finale davanti all’Alto Astico e Posina, poi vittorioso nella finale.

L’annata ha regalato parecchie soddisfazioni al sodalizio vicentino, ma solo con il lavoro, la serenità dell’ambiente e l’unità del gruppo, il Gambugliano ha raccolto i frutti sperati. In campionato i ragazzi di mr. Albanello hanno dovuti stringere i denti in parecchie occasioni, ma non hanno mai perso la bussola, nemmeno nel periodo più critico della stagione, quando nel mese di novembre la squadra passò un periodo delicato contrassegnato da tre flop consecutivi. Ma non tutto viene per nuocere, perché dopo quella parentesi (va preventivata in una stagione logorante) la squadra ha saputo raddrizzare la rotta e chiudere il campionato con un +3 sui veronesi del Real Monteforte d’Alpone e con una striscia di 19 risultati senza macchia “E’ un trend positivo che ci ha permesso di reggere l’incalzante inseguimento di Real e S. Bortolo Fiamma-spiega mr. Albanello-formazioni che non hanno mai mollato meritando di arrivare così in alto. Alla fine il campo ha premiato il Gambugliano. Per noi è stata una stagione ricca si soddisfazioni, la promozione ha coronato il progetto intrapreso dalla società e noi sul campo, con il lavoro settimanale, abbiano concretizzato le aspettative di tutto l’entourage”.
E’ stata la vittoria alla 24^ giornata, un netto 3-1 al Monteforte, che ha fatto da trampolino al vostro volo? “Quel successo ci ha fatto capire che avevamo messo una pesante ipoteca sul verdetto finale. Ci siamo giocati lo scontro diretto partendo alla pari, a 47 punti, e quei 90’ per noi, scesi in campo rimaneggiati nell’undici titolare, giocando sul nostro campo dovevano lasciare il segno, perché alle spalle il S. Bortolo aveva avviato una prepotente rimonta”.
28 punti nel girone di andata, 38 quelli incasellati nella fase discendente: ha influito il programma di una preparazione a lungo termine? “Direi invece che la nostra crescita è stata fondata sulla solidità della difesa e poi in casa abbiamo vinto con regolarità recuperando il gap lasciato per strada nella prima parte della stagione”. Il novembre nero, come lo spiega? “Sono state tre sconfitte frutto di episodi. In due partite abbiamo sbagliato due calci di rigore, errori che fanno parte del gioco e ci stanno, mentre contro l’Alte Ceccato, l’avversario si è dimostrato superiore e sulla sconfitta non abbiamo accampato scusanti”.
A bocce ferme, quale squadra ha “fallito” la stagione? “Il quartetto che ha conquistato i playoff alla vigilia faceva parte nel gruppo delle pretendenti alla vittoria finale. Dalla Contea mi attendevo sicuramente qualcosa di più”
In Prima categoria cosa cambierà nell’assetto del Gambugliano? “Il gruppo c’è e quindi non faremo grossi stravolgimenti. Un trio di innesti ci stanno”.
E il pubblico, come ha risposto? “L’interesse mostrato nella seconda parte della stagione sarà di buon auspico per il futuro…”

fc.
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