Allenatori. I cambi di panchina, categoria per categoria

Ecco il servizio che avevo annunciato.
Quest'anno la serie A ha battuto tutti i record nei cambi degli allenatori: il primo cambio è avvenuto alla Roma, dopo la 2.a giornata, con le dimissioni di Luciano Spalletti e la chiamata di Claudio Ranieri. All'Atalanta hanno fatto addirittura il bis (alla 5.a, Conte per Gregucci, alla 19.a Mutti per Conte).
Poi hanno cambiato il Napoli, con Walter Mazzarri ha preso il posto di Roberto Donadoni il Bologna (Franco Colomba sostituisce Giuseppe Papadopulo) a Livorno co Serse Cosmi che rileva la coppia Vittorio Russo-Gennaro Ruotolo.
Nella settimana successiva Marco Baroni prende le redini del Siena di Marco Giampaolo, e alla 13.a Delio Rossi raccoglie il "testimone" da Walter Zenga a Palermo. Il Siena cambia di nuovo alla 13 con Alberto Malesani che prende il posto di Baroni, mentre due settimane dopo è il turno di Sinisa Mihajlovic al Catania di Gianluca Atzori. Infine all'Udinese Gianni De Biasi, sostituisce Pasquale Marino.
E' imminente inoltre la sostituzione di Ferrara (in giornata si faceva il nome di Zaccheroni che pare però essere stato superato da Gentile). Si tratta di dodici cambi in sei mesi: non male.
Ma i dilettanti seguono l'esempio (negativo a mio giudizio) della serie A??
Andiamo a vedere nel vicentino.
Seconda Divisione: il Bassano sostituisce Roselli con Beghetto.
Serie D: Carli rimane in sella nonostante i non buoni risultati del Montecchio.
Eccellenza: Cambi a Marano (Pozzer al posto di Camparmò) e al Romano (Facchinelli al posto di Sandri; rimangono al loro posto gli allenatori di Arzignano (Brendolan), Valdagno (Mantovani), Trissino (Clementi), Rossano (Belardinelli) e Marosticense (De Mozzi). ( 2 cambi su 7 squadre)
Promozione: Cambio di panchina al Le Torri (Dal Lago al posto di Mariga), al San Vito Penazzato al posto di Sbalchiero, poi Fabrello al posto di Penazzato, al Nove con Azzolin che subentra a Fasolo. Confermati invece Bedin a Longare, Casarotto a Camisano, Beggio a Sarego, Comunello a Schiavon, Comacchio al Belvedere, Guerretta al Rosà, Remonato al Thiene, Martini allo Schio, Piccoli al Caldogno, Baggio alla Virtus Romano, Monfardini al Cornedo. (4 cambi su 15 squadre)
Prima Categoria: Via Barbirato alla Nova Gens, con Antonello al suo posto, Trivellin al Lonigo prende la panca a Pompei, via Perin da Isola Vicentina, sostituito da Meneghini,al San Fortunato il giocatore Di Massimo subentra a Pellizzer, al Sarcedo si dimette Gino Sterchele e arriva Fontana, al Borso due cambi con Donà al posto di Simioni e Cosma al posto di Donà, mandato via dai suoi giocatori. Al Canove, per tempo, sostituito Covolo con Dalle Carbonare.
Infine sempre in prima è saltata la panchina di Fraccaro del Travettore sostituito da Artuso. Molte peraltro le conferme, con Zorzi a Sovizzo, Sdyelar a Montecchio San Pietro, Beppe Sammarco al Leodari, Zordan al Grumolo, Zoin al Santa Maria, Santin al Mussolente, Fabris al Azzurra, Cusinato al Pove, Brazzale allo Scledum, Sperotto all'Alto Astico, Diego Sammarco al Malo, Bernardi al Dueville, Rigoni al Summania, Nestor al Poleo.
(10 cambi su 22 squadre)
Seconda categoria:
Marchioro ha preso il posto di Pesavento nell'Orsiana di Santorso, Signori al posto di Guidolin al Santa Croce di Bassano, Andreatta al posto di Marcon al San Vito Bassano, Barbato al posto di Rabarin al Grancona, Dal Molin per Piscopo al Colceresa, Bizzotto per Sanna al S'Anna. (6 cambi su 53 squadre e complimenti per la stabilità)
Terza categoria
In terza non ci sono più Cusinato al Bellaguardia (sostituito da Sandonà), Zanconato ai Grifoni (al suo posto Michele Dal Prà dopo un breve interregno), Cailotto rilevata da Ferraretto al Gambellara, Sinigaglia sostituito da Pavan allo Zugliano, Borgo al Novoledo rilevato dal giocatore Gianesato. (5 cambi su 54 squadre e anche qui complimenti alle società).

In sostanza nei dilettanti si tiene abbastanza la testa sulle spalle fino alla seconda categoria inclusa con una media attorno al 10% dei cambi di allenatore. Si splafona decisamente in prima categoria dove ci si avvicina al 50%,e si ritorna a livelli decenti in Promozione ed Eccellenza con un terzo dei mister avvicendati in panchina.
Apriamo ora la discussione: sono giustificati a questi livelli i cambi di allenatore? O le responsabilità vanno ricercate in errori societari?