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mercoledì 7 ottobre 2009

L'incredibile vicenda di Schio e i risvolti non scritti di una storia inquietante

Lo Schio ha perso la partita di domenica per tre a zero in quanto non si è presentato in campo nella partita contro l'Istrana. Avrà anche un punto di penalizzazione in classifica, e visto che non aveva ancora conquistato alcun punto partirà dal -1!
Se i giallorossi non dovessero presentarsi in campo in altre due partite ufficiali, il Comitato Regionale Veneto provvederà ad escluderli da tutti i campionati.
Domenica Martini e i suoi giocatori si sono egualmente presentati allo Stadio "De Rigo" ed hanno spiegato ai colleghi trevisani, i motivi che li hanno portati ad assumere questa clamorosa decisione.
Di fatto lo Schio non ha più dirigenti, non ha attrezzatura, rischia tra poco di non avere più un campo; prova ne sia che il Sindaco ha convocato per oggi il presidente Grandis ad un incontro ufficiale per cercare di capire che cosa stia succedendo. I giocatori non ricevono rimborsi spese da mesi: tra questi l'attaccante Di Felice, autore dei gol salvezza nella scorsa stagione, non ha ricevuto un penny da gennaio e viene da Torri di Quartesolo; Riccardo Beggiato che abita a Vicenza, ha fatto sessanta chilometri quattro volte alla settimana da agosto e non ha mai preso un euro di rimborso spese. Anche l'ultimo arrivato Davide Pobbe, si trova nella stessa situazione.
Ma perchè si è arrivati a questo punto: due anni fa lo Schio aveva un presidente, Egisto Fimbianti, che si avvaleva della collaborazione, nella veste di direttore generale, di Giampaolo Polignano, ex dirigente della Pallavolo Maschile; la società raccoglieva buoni proventi dalle sponsorizzazioni e era seguita da un pubblico normale per questi livelli calcistici. La società non nuotava nell'oro ma resisteva a livelli accettabili.
Tuttavia Fimbianti e Polignano avevano più volte manifestato l'intenzione di cedere la proprietà anche per cercare di stimolare l'ambiente scledense a partecipare maggiormente alle sorti della squadra.
Ed è in questa fase che Stefano Grandis, noto sopratutto per essere un appassionato tifoso della squadra, si presenta a Fimbianti e si offre di acquistare la società. Si cerca di capire dove possa essere venuta questa strana idea ad una persona che svolge la sua attività come commerciante (dopo aver fatto l'operaio). Ma sopratutto si cerca di capire da dove arrivino le sostanze per portare avanti questo ambizioso progetto. In una città di ventimila abitanti, i segreti sono destinati a durare poco. Qualcuno racconta che Grandis sia un abituale frequentatore dei Casinò e che abbia vinto una vera e propria fortuna alle slot machines: pare che la cifra sia veramente ingente, vicina ai due milioni di euro!
Grandis decide di cambiare vita, cambia lavoro, casa, auto e si compra lo Schio.
Nelle leggende metropolitane, Grandis diventa un personaggio ammantato da un'aurea del tutto particolare.
All'inizio spende e spande; prende giocatori di buon livello e mantiene la squadra ai livelli che le competono. Ma all'inizio del 2009, il rubinetto della fortuna sempre inaridirsi. I giocatori cominciano a non ricevere più le loro spettanze. Intorno a Grandis si comincia a fare il vuoto; rimane il vicepresidente Emanuele Corà, rimane qualche appassionato dirigente, ma tutti gli altri prendono le distanze.
La squadra si salva a stento grazie al carisma di Margiotta che smette di giocare per andare in panchina a fare il miracolo.
La storia di quest'anno è davanti agli occhi di tutti.
La fine sembra scritta: nessuno ha interesse a svenarsi per sanare le pendenze del vecchio presidente. Al massimo si potranno trovare le energie per arrivare a fine campionato. Il Comune non potrà intervenire perchè a Schio ci sono molte squadre di calcio, dallo Scledum, al Poleo, dal Cà Trenta al Siggi di Santa Trinità, dalla mitica Concordia al Giavenale. Lo Scledum ed il Poleo sono in prima categoria, appena uno scalino sotto la gloriosa A.C. Potrà toccare a loro prendere il testimone.
Senza che il Comune debba intervenire con costose operazioni di salvataggio.
A Dicembre i giocatori che potranno cambiare società si trasferiranno altrove.
E una nuova pagina di questo pazzo, pazzo mondo del calcio, sarà scritta.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per aver saltato la PGS Concordia....

Federico Formisano ha detto...

Mi scuso con gli amici della Concordia che inserisco immediatamente nel testo ( e spero di non averne dimenticate altre...)

Anonimo ha detto...

che razza di storia....

Ale ha detto...

Triste storia...

Anonimo ha detto...

non per togliere nulla a nessuno,chi non è abbituato ad avere tanti soldi si ritrova in queste tristi sutuazioni. L'errore può essere stato di aver ceduto lo Schio a Grandis senza alcun controllo!

Anonimo ha detto...

Meno soldi e più calcio.
A partire dalle iscrizioni ai campionati, agli stipendi ai giocatori, viva l'era Lotito.

Alessio Canale

Anonimo ha detto...

tutto il mondo conosceva i problemi dello schio, quindi i giocatori che sono rimasti o sono arrivati potevano scegliere meglio e non farsi attirare dai soldi promessi e che mai avrebbero ricevuto.

Anonimo ha detto...

Che discorsi, i soldi in Promozione devono esserci. NON meno soldi, ma presidenti più seri nel mantenere quanto pattuito! Si decide all'inizio così non si attira nessuno per niente e quando si sceglie si sa le reali conseguenze!

Presenze in campionato

  • a) 25 Dal Pozzo
  • b) 24 Basso e Munari
  • c) 22 Todescato e Tosetto
  • d) 20 Trentin
  • e) 19 Marin e Pavan
  • g) 17 Timillero, Mazzon, Rivali, Candia e Padovan
  • i) 13 Duso e Riva
  • l) 12 Baron
  • m) 10 Oppong e Celotto
  • n) 9 Guglielmi e Sasso
  • o) 7 Cucchiara
  • p) 6 Farinaro, Righetto
  • q) 5 Morello, Capparotto
  • r) 4 Possamai
  • s) 3 Berti
  • t) 2 Yeboah e Alberti

Reti segnate

  • 19 Tosetto
  • 10 Trentin
  • 6 Pavan
  • 3 Ronga Sasso Padovan e Basso
  • 2- Rivali
  • 1- Candia, Cucchiara, Oppong e Celotto

ORGANICO 2010/2011

  • Alberti Alberto, difensore 1988.
  • Baron Jacopo, centroc. 1990, "Jacky"
  • Basso Tommaso centroc. 1988, "Tommy"
  • Bolcato Alessandro, attaccante 1979
  • Candia Carlo Alberto, centroc. 1984
  • Capparotto Alberto, portiere 1987
  • Caregnato Davide, difensore 1992
  • Celotto Mattia, attaccante 1990
  • Duso Antonio, centroc. 1979
  • Farinaro Stefano, difensore 1990
  • Guglielmi Luca difensore 1987 "Guggy"
  • Marin Manuel, portiere 1989, "ispanico"
  • Mazzon Davide difensore 1983
  • Morello Matteo, difensore 1988
  • Munari Marco centroc. 1976
  • Padovan Nicola, attaccante, 1990 "Nicky"
  • Pavan Stefano centroc. 1983 "Principe"
  • Righetto Marcello, difensore 1990
  • Riva Nicola difensore 1988 "Orso"
  • Ronga Alessio centroc. 1987 "Ale"
  • Sasso Luca attaccante 1976, "Lupo"
  • Todescato Giulio difensore 1985
  • Tosetto Federico, attaccante 1979

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