Girotto Alberto: esordisce a diciassette anni senza fare una piega. Marin ha provato a verificare se sia più dura la sua crapona o l’asfalto della strada. Capparotto che avrebbe l’opportunità di giocare viene fermato da un inguine maleducato; Girotto va in campo e fa la sua onesta partita: quando a metà del secondo tempo va a prendere vicino al palo la capocciata del giraffone Ciscato, la claque in tribuna fa la Ola. FACCIA D’ANGELO
Todescato Giulio: se la partita finisse al 85’ meriterebbe un bel dieci. Invece nel finale va un po’ in confusione prima commettendo un fallo che si poteva evitare e poi facendo da osservatore nelle situazioni successive. Non gli piacciano le pagelle. E IO LO CASTIGO!!
Munari Marco: se uno lo osserva nella fase del riscaldamento pensa che si stia preparando per andare a fare una passeggiata in centro; poi va in campo e corre dal primo all’ultimo minuto, fermando tutti quelli che capitano dalla sua parte. Chissà che prima o poi la trattativa con Duso sul dove posizionare la difesa sfoci in un accordo. GENTLEMAN.
Basso Tommy: un paio di entrate da aratro d’oro, chiariscono agli avversari che con lui non si scherza: corre dappertutto e supporta i mesi minimi del centrocampo con ardore e dinamismo. Peccato che difetti nella precisione. MOTO PERPETUO
Morello Matteo: trova uno più grande di lui (circostanza da segnare sul calendario) e la cosa lo sorprende un po’. Una domanda che ronza per la testa (“ma dove caspita eri, mentre quel coso lì faceva gol ?”) incrina solo un po’ la solita prestazione pulita ed essenziale. GUERRA DI TITANI
Duso Antonio: se prendiamo tre gol in sei minuti, proprio tutto liscio non va.. Eppure per tre quarti partita la difesa sembra perfetta, Todescato, Munari, Morello e lui non sbagliano una palla, Toniolo e Mattiello non cavano un ragno dal buco. Poi improvvisa scende la nebbia. DOMANDE SENZA RISPOSTA
Rivali Marco: Ve lo ricordate Domenghini? Giocava nell’Inter e nel Cagliari di Giggirriva. Con i debiti paragoni gli assomiglia un po’.. Ha la stessa andatura caracollante e la stessa energia apparentemente inesauribile. E’ alla prima gara ufficiale dopo un’assenza sin troppo lunga. DURACELL.
Pavan Stefano: interpreta il ruolo di capitano troppo alla lettera. Quando un avversario strapazza il povero Dal Pozzo, gli fa il muso duro e per fargli vedere che è grande, gli bestemmia in faccia. L’arbitro, impietoso, gli dardeggia sul muso il cartellino rosso. VENDICATORE
Tosetto Federico: non tutte le ciambelle riescono con il buco: ripete la prova gagliarda di Pilastro ma gli manca il gol. Quando caracolla verso la porta avversaria, servito su un vassoio d’argento, tutti sono convinti che si ripeterà anche nel gol. Invece Frigo lo ipnotizza. COBRA
Dal Pozzo Davide: entra in alcune situazioni importanti: è lui a guadagnarsi il calcio di rigore. E’ lui a creare le migliori opportunità. Resta comunque la sensazione di un’esibizione abbastanza incolore. Forse ci sta abituando bene. CORRENTE ALTERNATA.
Padovan Nicolò: scatto breve e voglia di fare non gli mancano. Bisogna spiegargli che quella cosa strana fatta con due pali orizzontali e una traversa dipinti di bianco, non sta nel campo per bellezza. Si chiama “porta” ed è gol quando il pallone entra dentro. OGNI RICCIO E’ UN CAPRICCIO..
Trentin Gioas: non ha un momento di feeling con il gol e tutti lo sanno. Forse lo sa anche l’arbitro che per non fargli fare brutta figura lo ferma per un fuorigioco del tutto inesistente. E se avesse fatto gol?? DOMANDA PLEONASTICA…
Timillero Giovanni: venti minuti per mettersi in evidenza sono pochi, lui ci prova. Con il solito ardore e la solita grinta. ALLA RICERCA DI SE’ STESSO
Sasso Luca: il “lupo” sconta un periodo no: la famiglia aumenta, le responsabilità anche. Con molto umiltà si accomoda in panchina e porta il suo contributo quando serve. Certo che se gli avversari non portano rispetto dell’età e degli oneri e ti sbattono a terra (ma soprattutto se l’arbitro non fischia) allora vuol dire che non ci siamo. AFFONDATO
Cucchiara e Baron: troppo poco per stendere un giudizio. ALLA PROSSIMA
Maccà: tiene fuori Ronga perché non si è allenato con i compagni. E fa bene perché così nessuno pensa a favoritismi. Manda in porta il baby Girotto che lo ripaga con una prestazione dignitosa; rischia Rivali alla prima uscita e il ragazzo svolge bene la sua parte. Quando vede i centrocampisti in debito di ossigeno mette in campo le forze fresche. Poteva prevedere un finale così? Certo che no. CORAGGIOSO.
5 commenti:
Belle veramente!!!!
un ds espulso alla seconda giornata per proteste,il capitano alla terza per bestemmie,ma lo sponsor cosa dice riguardo a ciò? grazie per la risposta,
Scrivete qualcosa anche del settore giovanile?
Con tutto il rispetto per Rivali, ma Domenghini era un'altra cosa. Lui l'uomo lo saltava 11 volte su dieci, chiedere informazioni a Boninsegna e Riva, a cui donava assist da recapitare in gol.
Voto 5 : Blasfemo
i commenti del settore giovanile, si trovano sul sito www.usdaltair.it
Posta un commento