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lunedì 2 novembre 2009

UNA STORIA LUNGA 106 ANNI

Questa che pubblico è la storia del Calcio Schio così come compare su Wikipedia, l'enciclopedia informatica.
Pubblico queste notizie con un avvertimento: tra meno di dieci giorni in fondo a questo racconto sarà scritta la parola FINE.
Ancora due rinunce e lo Schio sparirà da tutti i campionati organizzati dalla FIGC.
Chiunque possa fare qualcosa per impedire questa ingloriosa fine è chiamato a svolgere la sua parte, dal presidente (?) Grandis, agli amministratori locali, dagli imprenditori scledensi, ai simpatizzanti. Adesso è venuto il momento del coraggio.

Le prime notizie di calcio a Schio risalgono al 1903 quando alcuni atleti della società Fortitudo fondata nel 1876 ed affiliata alla F.I.G. (Federazione Italiana Ginnastica) si iscrissero alla F.I.F. per disputare dei tornei a carattere locale.

Dopo la nascita della società scledense nel 1905 bisogna attendere fino al 1912 l'inizio effettivo dell'attività calcistica organizzata con la sezione calcio che si dette denominazione "Unione Sportiva Giuseppe Milano" in onore del famoso giocatore della Pro Vercelli.[1] Ma anche questo gruppo di calciatori ebbe breve vita e dopo un anno solare si era già sfaldato.

Con l'avvio dei campionati regolari di Promozione gestiti dal Comitato Regionale Veneto-Emiliano in molte furono le squadre che nacquero nel giro di soli 2 anni dal 1912. In data 16 aprile 1914 in una sala del "Caffè alla Stazione" si organizzò l'Assemblea costituente dello Schio F.C.. A presiedere la riunione costitutiva fu chiamato l'Avv. Dal Savio che alla fine delle votazioni lesse le cariche attribuite:

Presidente: Dal Savio;
Vice Presidente: Mario Cappellari;
Consiglieri: Giuseppe Santacatterina, Mario Plebani, Pietro Gavasso, Giovanni Bordoni (I) e Mario Zaupa;
Sindaci: Giuseppe Santacatterina e Giuseppe Ziliotto;
Segretario: Mario Bordoni;
Cassiere: Pietro Gavasso.
Quale primo campo sportivo si utilizzò un piccolo spazio ubicato in Valletta dei Frati e le prime partite in casa furono giocate contro l'Arsiero, il Thiene ed il Vicenza (persa 1-2). Lo Schio F.C. non si iscrisse alla F.I.G.C., ma svolse attività sportiva a stretto ambito provinciale, di solito si incontravano squadre già ben organizzate quali il Thiene ed il Malo.

L'attività ufficiale dal dopoguerra
Col rientro dalla Guerra Mondiale i dirigenti che costituirono il primo direttivo, tutti nati tra il 1893 ed il 1896, rientrarono a Schio e si dettero subito da fare. La società si trovò subito in difficoltà perché al Comitato Regionale Veneto si doveva fornire un campo sportivo omologabile decente per poter giocare le partite interne e, seppur ancora disponibile, lo spazio in Valletta dei Frati non rispondeva alla bisogna: era troppo piccolo.

Quando ormai mancava una settimana dall'inizio del campionato e prima partita ufficiale (contro l'Ellade) la società non aveva ancora trovato uno spazio adeguato. Ma un colpo di genio venne a Plebani e compagni che, ottenuto del legname proveniente delle baracche militari in demolizione (Schio era a pochi chilometri dalle linee nemiche durante la Guerra), si riuscì a trovare un campo al di là della collina dei Frati cintandolo con tutto il legname recuperato, riuscendo a terminare l'approntamento giusto alla 15 prima del fischio d'inizio della partita. Le cose comunque non erano destinate ad andare tutte in porto come si pensava: l'Ellade sporse reclamo per le misure non regolamentari del campo ed ottenne di rigiocare la partita.

I campi sportivi
I campionati 1919-20 e 1920-21 furono giocati sul campo Pasubio in zona Santa Trinità.

Per la stagione 1922-23 ci pensò il Senatore Giovanni Rossi che donò alla società un bellissimo campo sportivo sito in località Nani con muro di cinta fatto di mattoni. Il muro di cinta, in un paio di occasioni ed in vari punti, fu abbattuto del forte vento e lo si dovette parzialmente ricostruire.

Su questo campo si giocò tutti gli anni '20 e, grazie alle nuove direttive in fatto di costruzione di nuovi campi sportivi, il Comune fece costruire il Campo del Littorio durante la stagione 1930-31 ed inaugurato in occasione della partita Schio-Ponziana (persa 0-2) in data 1 novembre 1931. Fu il primo campo costruito a Schio con misure ottimali per disputare i campionati di Serie A e con spogliatoi e docce per entrambe le squadre e l'arbitro.

Le maglie dello Schio
dal 1912 al 1920: bianca con collo bordo e manicotto rosso.
dal 1920 al 1922: colori della città, giallo vivace, collo bordo e manicotti rossi.
dal 1923 al 1924: maglia turchina, scudo giallo-rosso (male attaccato che spesso penzolava).
dal 1924 al 1927: maglia bianca con una fascia giallo-rossa (il rosso stinse dopo le prime giornate di pioggia).
nel 1927-28: maglia azzurra con scudo giallo-rosso nel mezzo.
dal 1928-29: maglia rossa con collare giallo.
dal (?) 1945 maglia con righe verticali giallo-rosse.


Cronistoria del Calcio Schio 1905
1905 Nasce lo Schio.
1906-1913 Attività di tipo polisportivo in ambito locale.
1913-14 Viene costituita la sezione calcio con la denominazione Schio F.B.C. in data 16 aprile 1914 in una sala del "Caffè alla Stazione".
1914-15 Attività calcistica a livello locale.
1915/19 Attività sospesa a causa della Prima guerra mondiale.
1919 Si affilia alla FIGC con la denominazione Schio F.C..
1919-20 4° nel girone unico di Promozione Veneta, promosso in 1.a Categoria.
1920-21 4° girone B della 1.a Categoria Veneta.
1921-22 6° girone B della 1.a Categoria Veneta, il Compromesso Colombo la retrocede in 2.a Divisione Nord.
1922-23 7° nel girone D della 2.a Divisione Nord, retrocede in 3.a Divisione Veneta.
1923-24 2° nel girone A della 3.a Divisione Veneta, 3° al girone di finale per il titolo Veneto. Cambia denominazione in A.C. Schio.
1924-25 2° nel girone C della 3.a Divisione Veneta, 4° al girone di finale per il titolo Veneto.
1925-26 7° nel girone B della 3.a Divisione Veneto-Tridentina: ammesso alle finali poi sospese per ritiro Trento e Vittorio.
1926-27 2° nel girone A della 3.a Divisione Veneta, ammesso in 2.a Divisione Nord a completamento organici.
1927-28 8° nel girone E della 2.a Divisione Nord, cambia denominazione in U.S. Schio.
1928-29 4° nel girone D della 2.a Divisione Nord.
1929-30 7° nel girone D della 2.a Divisione Nord.
1930-31 6° nel girone unico della 2.a Divisione Veneta, ammesso in 1.a Divisione Nazionale a completamento organici. Cambia denominazione in U.C. Schio.
1931-32 12° nel girone A della 1.a Divisione Nazionale.
1932-33 12° nel girone C della 1.a Divisione Nazionale, cambia denominazione in A.C. Lanerossi Schio.
1933-34 11° nel girone A della 1.a Divisione Nazionale.
1934-35 13° nel girone A della 1.a Divisione Nazionale, retrocede in 1.a Divisione Veneta. Cambia denominazione in A.C. Schio.
1935-36 4° nel girone unico di 1.a Divisione Veneta.
1936-37 4° nel girone unico di 1.a Divisione Veneta.
1937-38 3° nel girone B di 1.a Divisione Veneta, vince la Coppa Veneto.
1938-39 5° nel girone A di 1.a Divisione Veneta, ammesso in Serie C a completamento organici.
1939-40 12° girone A della Serie C. Cambia denominazione in A.C. Lanerossi Schio.
1940-41 2° nel girone A della Serie C.
1941-42 3° nel girone A della Serie C.
1942-43 7° nel girone B della Serie C.
1943-44 3° nel girone B del Campionato Misto di Guerra organizzato dal Direttorio III Zona Veneto.
1945 Si riaffilia con la denominazione Associazione Calcio Schio.
1945-46 6° serie C girone B Alta Italia.
1946-47 7° nel girone G della Serie C Lega Nord.
1947-48 7° nel girone G della Serie C Lega Nord, retrocede in Promozione Interregionale.
1948-49 9° nel girone E della Promozione Interregionale.
1949-50 7° nel girone B della Promozione Interregionale.
1950-51 8° nel girone B della Promozione Interregionale.
1951-52 1° nel girone B della Promozione Interregionale. Ammesso alla IV Serie. Cambia denominazione in C.S. Lanerossi Schio.
1952-53 3° nel girone C della IV Serie. Cambia denominazione in Associazione Calcio Schio.
1953-54 6° nel girone D della IV Serie.
1954-55 3° nel girone D della IV Serie.
1955-56 15° nel girone D della IV Serie.
1956-57 17° nel girone C della IV Serie. Ammesso alla 2.a Serie dell'Interregionale.
1957-58 10° nel girone C dell'Interregionale 2.a Serie.
1958-59 8° nel girone C della IV Serie. Ammesso alla nuova Serie D.
1959-60 10° nel girone C della Serie D.
1960-61 10° nel girone C della Serie D. A.C. Schio
1961-62 18° nel girone C della Serie D, retrocesso in 1.a Categoria Veneta.
1962-63 2° nel girone A della 1.a Categoria Veneta.
1963-64 1° nel girone A della 1.a Categoria Veneta, perde la finale del titolo veneto contro l'Isothermo di Legnago. È promosso in Serie D.
1964-65 12° nel girone B della Serie D.
1965-66 11° nel girone C della Serie D.
1966-67 9° nel girone B della Serie D.
1967-68 15° nel girone C della Serie D.
1968-69 10° nel girone C della Serie D.
1969-70 7° nel girone C della Serie D.
1970-71 10° nel girone C della Serie D.
1971-72 18° nel girone C della Serie D, retrocesso in Promozione Veneta.
1972-73 1° nel girone A della Promozione Veneta, perdendo lo spareggio del 20 maggio a Vicenza Thiene-Schio 2-1 non è promosso in Serie D.
1973-74 13° nel girone A della Promozione Veneta.
1974-75 5° nel girone A della Promozione Veneta.
1975-76 11° nel girone A della Promozione Veneta.
1976-77 15° nel girone A della Promozione Veneta, retrocede in 1.a Categoria Veneta.
1977-78 2° nel girone B della 1.a Categoria Veneta.
1978-79 9° nel girone B della 1.a Categoria Veneta.
1979-80 2° nel girone B della 1.a Categoria Veneta.
1980-81 5° nel girone B della 1.a Categoria Veneta.
1981-82 12° nel girone B della 1.a Categoria Veneta.
1982-83 1° nel girone B della 1.a Categoria Veneta, promosso in Promozione Veneta.
1983-84 7° nel girone A della Promozione Veneta.
1984-85 3° nel girone A della Promozione Veneta.
1985-86 1° nel girone A della Promozione Veneta. Vince gli spareggi ed è promosso in Interregionale.
1986-87 10° nel girone C dell'Interregionale.
1987-88 8° nel girone C dell'Interregionale.
1988-89 9° nel girone C dell'Interregionale.
1989-90 9° nel girone C dell'Interregionale.
1990-91 13° Interregionale girone D, retrocede in Eccellenza Veneta.
1991-92 9° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
1992-93 2° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
1993-94 1° nel girone B dell'Eccellenza Veneta. Promosso al Campionato Nazionale Dilettanti.
1994-95 17° nel girone D del Campionato Nazionale Dilettanti, retrocede in Eccellenza Veneta.
1995-96 3° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
1996-97 2° nel girone A dell'Eccellenza Veneta, promosso al Campionato Nazionale Dilettanti dopo gli spareggi.
1997-98 17° nel girone C del Campionato Nazionale Dilettanti, retrocede in Eccellenza Veneta.
1998-99 10° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
1999-00 18° nel girone A dell'Eccellenza Veneta, retrocede in Promozione Veneta.
2000-01 1° nel girone A della Promozione, promosso in Eccellenza Veneta. Cambia denominazione in Calcio Schio 1905.
2001-02 8° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
2002-03 4° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
2003-04 4° nel girone A dell'Eccellenza Veneta.
2004-05 13° nel girone A dell'Eccellenza Veneta, retrocede in Promozione.
2005-06 13° nel girone B della Promozione Veneta.
2006-07 9° nel girone B della Promozione Veneta.
2007-08 7° nel girone B della Promozione Veneta.
2008-09 nel girone B della Promozione Veneta.
2009-10 Nel girone B della Promozione Veneta: dopo 7 partite è ultima con due rinunce e una sola vittoria.

Giocatori famosi che hanno giocato con lo Schio (di Federico Formisano)

Primo Andrighetto (mediano del 1917)cresciuto nello Schio è passato al Bari (110 partite in serie A) poi nel Genoa (altre 60 presenze nella massima serie) nella Carrarese e nel Marzotto (con cui ha chiuso la carrieta nel 1948/49 in serie C).
Giovanni Ballico (terzino del 1924), cresciuto nello Schio è passato alla Spal, alla Sampdoria e al Palermo, disputando 150 partite in massima serie e un centinaio in serie B. Ha esordito anche in Nazionale Giovanile.
Adriano Bardin (portiere del 1944) cresciuto nello Schio è passato al Vicenza nel 1963. Ha giocato 154 partite in maglia biancorossa sempre in serie A. Poi ha giocato nel Cesena, nella Spal e nel Padova. E' stato il secondo allenatore e preparatore dei portieri di Trapattoni nella Nazionale Italiana, nel Cagliari e nella Fiorentina.
Eddo Bianco (mezzala del 1947) cresciuto nello Schio è passato al Vicenza dove ha giocato una partita in serie A nel campionato 1965/66
Giorgio De Marchi (1934 mediano)cresciuto nello Schio ha giocato 218partite in serie A con il Vicenza, segnando 10 gol. E' tornato a Schio a fine carriera. Le ultime stagioni le ha disputate con la maglia del Trento.
Giacomo Fabris (1940 mediano) cresciuto nello Schio ha giocato nel Vicenza in serie A(1966/67 e 1967/68)
Giuseppe Fabris (difensore del 1938) cresciuto nel Thiene, poi allo Schio, al Vicenza e alla Reggiana. Termina la carriera con il Thiene.
Domenico Fontana (1943 mezzala)cresciuto nello Schio è passato al Vicenza con il quale ha giocato dieci stagioni in serie A. Dal Vicenza al Milan (1969/70). Ha militato anche nel Napoli in serie A nel campionato 1972/73.
Giovanni Greselin (terzino del 1920) Nel Vicenza dal 1939 al 1943; poi nella Stabia e in altre squadre minori.
Neri Sacchiero, mediano del 1943, ha giocato con lo Schio, il Marzotto, il Vicenza.
Roberto Stefanello ( 1947 difensore) cresciuto nel Vicenza ha giocato nello Schio, nella Reggiana ed è ritornato a Vicenza nel 1977/78)
A Schio è nato Gino Sterchele che ha giocato oltre 250 partite con il Vicenza; il Super Gino ha militato anche nella Roma, nella Ternana, nel Bologna, nel Cagliari.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei fare una domanda..ma se la societa' fallisse(cosa ormai quasi certa) le squadre che hanno disputato la gara a tutti gli effetti, pareggiando o vincendo, verranno penalizzate dal punto di vista ''classifica''?

Federico Formisano ha detto...

Se si dovesse arrivare al provvedimento più drastico, la classifica verrebbe riscritta; le squadre che hanno giocato con lo Schio è come se avessero effettuato un turno di riposo.
I punti ottenuti sarebbero dunque tolti; l'unica squadra che si avvanteggierebbe da questa situazione è quella che ha perso sul campo contro lo Schio.

Anonimo ha detto...

Stefano Grandis, presidente dello Schio non ci sta. Alcune accuse nei suoi confronti vengono rispedite al mittente e il massimo dirigente giallorosso accetta di parlare di questa ingarbugliata situazione. Affiancato dal suo legale, avvocato Giovanni Tisato, parla a ruota libera e fa subito una premessa. «Innanzitutto vorrei spiegare che non è mia intenzione lasciare che il Calcio Schio retroceda o peggio ancora che venga radiato. Io sto cercando di trovare una soluzione, ma pur mettendoci tutta la mia buona volontà a volte mi sembra di avere tutti contro».
Si spieghi, presidente.
«Già tempo fa avevo detto ai ragazzi che avevo dei problemi di liquidità, ma che comunque avrei onorato il mio impegno. Ho chiesto tempo, ma non mi è stato concesso e per tutta risposta si sono rifiutati di scendere in campo. Questo avrà sicuramente un risvolto disciplinare verso la società, ma credo anche sui singoli giocatori. Domani avrò un incontro con i responsabili della Figc comitato Veneto, voglio capire a cosa andremo incontro, quali via d’uscita ci sono. Tutti mi accusano di non pagare i debiti, ma nessuno ricorda che tra anni fa in una situazione simile ho impegnato del capitale per salvare lo Schio. Questo lo hanno già dimenticato, e per tutta risposta ora sono pronti a criticare, ma i soldi li ho cacciati fuori io».
«Effettivamente- spiega l’avvocato Tisato - è inutile nascondere che il mio assistito ha delle difficoltà di liquidità, ha impegnato dei soldi in altri investimenti anche immobiliari, ma di questi tempi sappiamo tutti che non è facile realizzare quanto si è speso. Da qui la difficoltà di onorare gli impegni presi, però il presidente è pronto a farsi da parte».
È quello che molti vorrebbero, ma i debiti chi li paga?
«Io sono disposto a cedere la società anche domani mattina e gratis. Sì avete capito bene, se qualcuno viene da me cedo immediatamente la società e non pretendo nulla in cambio».
Proprio nulla?
«Quello che chiedo è che la proprietà dei giocatori (14 ragazzi da una lista presentata all’avvocato) resti a me. A fine anno con la loro vendita o con i prestiti potrò saldare i debiti, è l’unica cosa che chiedo».
E perché solo ora fa questa offerta?
«L’offerta è sempre stata valida - afferma Grandis - quando ho saputo che c’erano persone interessate ho presentato tutti i documenti con la massima trasparenza e mi riservavo di presentare tutta la documentazione legale richiesta. Ma evidentemente erano solo chiacchiere da bar».
Lo sa che c’è il rischio che da un momento o l’altro venga sospesa l’energia elettrica per morosità?
«Ma chi l’ha detto? Leggo sul giornale queste affermazioni che non hanno riscontro. Il telefono l’ho fatto staccare io perché qualcuno evidentemente ne approfittava e le bollette lievitavano, con l’Enel e con la fornitura di gas abbiamo preso degli accordi e nel momento in cui chiederanno di pagare le bollette queste saranno saldate».
È vero che sta cercando giocatori per evitare la retrocessione?
«Sono certo che non tutti i giocatori dello Schio vogliono “scioperare”, dico solo che sto percorrendo tutte le strade possibili per salvare ancora una volta lo Schio, fra queste potrebbe esserci questa soluzione, ma dopo l’incontro con la Figc potrò avere le idee più chiare».
Ci sembra che ci sia un muro invalicabile fra lei e i giocatori, cosa vorrebbe dire loro?
«Di questi tempi sappiamo tutti le difficoltà che ci sono. Vediamo che molti fanno dei sacrifici, lo potrebbero fare anche i giocatori. Io li invito a giocare, se effettivamente hanno a cuore le sorti del Calcio Schio l’unico modo per dimostrarlo è giocare, perché anche loro potrebbero avere delle conseguenze disciplinari. E poi rinnovo l’invito: la società è a disposizione a chiunque si faccia avanti. A costo zero, io cedo tutto e consegnerò le chiavi del De Rigo all’assessore, e i debiti li salderò io». Messaggio più che chiaro...ma i tempi stringono, se qualcuno è interessato batta un colpo.

Anonimo ha detto...

Basta con questa storia...A Schio il calcio non sparirà..ci sono comunque delle società che da anni portano avanti la loro attività..Lo Schio sparirà per una stagione e dopo risorgerà con un altra denominazione sociale come è gia successo a Valdagno per esempio..Non c'è da fare un dramma.La società viene da molteplici disastrose gestioni societarie ed è sacrosanto che faccia questa fine!In quanto ai giocatori , sapevano benissimo come stavano le cose ad inizio anno,lo sapevano tutti nell'ambiente..sarebbe giusto che una volta tanto giocassero per passione come fanno tanti loro colleghi...

Federico Formisano ha detto...

Certo. Anche il Thiene era scomparso ai tempi della fusione con il Villaverla, poi è ritornato, anche l'Arzignano ha smesso e poi è ripartito. Anche il Valdagno. A Schio ci sono Scledum, Poleo, Concordia, le squadre delle frazioni..
Ma non possiamo tacere il fatto che è comunque una piccola sconfitta per il nostro mondo.

Ale ha detto...

Visto che sono sparite e riapparse altre società non è che anche lo Schio deve fare lo stesso.
Mi sembra molto infantile pensare che se bimbo Gigi ruba la marmellata allora posso farlo anche io.
Avevo già detto che non condivido ne' il fatto di giocare per soldi ne' quello di offrirli per.
Non giustifico i giocatori ma se la situazione era già messa male perché sono stati attratti con motivi (= €) insussistenti?

Presenze in campionato

  • a) 25 Dal Pozzo
  • b) 24 Basso e Munari
  • c) 22 Todescato e Tosetto
  • d) 20 Trentin
  • e) 19 Marin e Pavan
  • g) 17 Timillero, Mazzon, Rivali, Candia e Padovan
  • i) 13 Duso e Riva
  • l) 12 Baron
  • m) 10 Oppong e Celotto
  • n) 9 Guglielmi e Sasso
  • o) 7 Cucchiara
  • p) 6 Farinaro, Righetto
  • q) 5 Morello, Capparotto
  • r) 4 Possamai
  • s) 3 Berti
  • t) 2 Yeboah e Alberti

Reti segnate

  • 19 Tosetto
  • 10 Trentin
  • 6 Pavan
  • 3 Ronga Sasso Padovan e Basso
  • 2- Rivali
  • 1- Candia, Cucchiara, Oppong e Celotto

ORGANICO 2010/2011

  • Alberti Alberto, difensore 1988.
  • Baron Jacopo, centroc. 1990, "Jacky"
  • Basso Tommaso centroc. 1988, "Tommy"
  • Bolcato Alessandro, attaccante 1979
  • Candia Carlo Alberto, centroc. 1984
  • Capparotto Alberto, portiere 1987
  • Caregnato Davide, difensore 1992
  • Celotto Mattia, attaccante 1990
  • Duso Antonio, centroc. 1979
  • Farinaro Stefano, difensore 1990
  • Guglielmi Luca difensore 1987 "Guggy"
  • Marin Manuel, portiere 1989, "ispanico"
  • Mazzon Davide difensore 1983
  • Morello Matteo, difensore 1988
  • Munari Marco centroc. 1976
  • Padovan Nicola, attaccante, 1990 "Nicky"
  • Pavan Stefano centroc. 1983 "Principe"
  • Righetto Marcello, difensore 1990
  • Riva Nicola difensore 1988 "Orso"
  • Ronga Alessio centroc. 1987 "Ale"
  • Sasso Luca attaccante 1976, "Lupo"
  • Todescato Giulio difensore 1985
  • Tosetto Federico, attaccante 1979

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